I trend del turismo nel 2022 - Green Consulting

I trend del turismo nel 2022

Tendenze, nuove opportunità e qualche piccolo consiglio per far ripartire il tuo Hotel

L’inizio del terzo anno colpito dalla pandemia di Covid ci porta a fare il bilancio dei cambiamenti che hanno riguardato il settore turistico e alberghiero e a discutere le nuove tendenze dell’ospitalità che avranno un impatto importante anche nel 2022.

Con l’obiettivo di fornire agli albergatori tutti gli strumenti necessari e le informazioni chiave per affrontare nel migliore dei modi l’anno appena iniziato e raggiungere un numero sempre maggiore di prenotazioni dirette, condividiamo i risultati delle nostre analisi.

Prendendo come riferimento i dati di 80 days – Hotel & Travel Marketing, Hotel Benchmark, Harvard Business Review, TripAdvisor, CISCO, Invideo, Tik Tok e altre fonti affidabili, abbiamo esaminato dati di mercato e sondaggi somministrati agli albergatori in merito alle tendenze presenti e future dell’ospitalità. Nel seguente articolo evidenziamo i trend più rilevanti emersi da questa analisi che avranno un impatto sul marketing alberghiero nel corso del 2022.

Omicron rallenta il trend di ripresa iniziato nel 2021

L’estate 2021 in Italia e in Europa ha raggiunto picchi di prenotazione importanti, come mostrano i dati sul traffico web, in qualche caso superando anche lo stesso periodo del 2019. Purtroppo l’emergere della variante Omicron ha rallentato questo trend positivo, registrando un drastico calo nell’ultimo bimestre del 2021 dovuto anche alla stagionalità.

Il mercato nel 2021

• C’è stata una buona ripresa nel periodo estivo, ma le prenotazioni sono diminuite alla fine dell’anno.
• I viaggi di piacere e svago sono stati il vero fulcro della ripresa, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, ma hanno subito un calo importante da novembre.
• I viaggi di lavoro sono rimasti costanti nel 2021 ma hanno aumentato la frequenza nei mesi di settembre e ottobre, per poi ridursi.
• Gli hotel di lusso hanno recuperato più rapidamente i livelli tariffari del 2019, mentre gli hotel economici quelli di occupazione.

Il turismo MICE in Italia ed Europa

L’approccio cautelativo del Governo Italiano e, in generale, dell’Europa, nel gestire il momento pandemico, unito alla prudenza del mercato e del pubblico, hanno fatto sì che il turismo MICE nel 2021 rimanesse su un volume del 20% rispetto al 2019, senza manifestare incrementi rispetto al 2020. Nonostante questo, alcuni eventi di grandi dimensioni stanno iniziando a generare un business significativo in Europa.

La parola agli albergatori

In generale gli albergatori italiani rimangono ottimisti per il 2022

Il 27% rimane neutrale sulla ripresa.

Nessuno degli intervistati è pessimista al riguardo.

Quali sono state le tendenze maggiori notate nel 2021 dagli albergatori?

Su tutto spicca sicuramente una booking window più breve (92%) e una maggiore richiesta di flessibilità (84%): il cliente nell’anno appena concluso ha avuto necessità di essere rassicurato su eventuali cambi di programma o disdette, e inoltre si è verificata una riduzione dei tempi intercorsi tra la prenotazione e l’effettivo arrivo in hotel.

Il 56% degli albergatori ha notato un aumento del valore medio di prenotazione e/o della tariffa media giornaliera, mentre il 32% ha sottolineato come il cliente preferisca prenotare direttamente nella struttura di destinazione, affidandosi sempre meno alle OTA. Infine, il 20% ha osservato un abbassamento dell’età media della clientela.

Booking window più breve 92%
Maggiore richiesta di flessibilità delle prenotazioni 84%
Aumento del valore medio di prenotazione e/o ADR 56%
Più prenotazioni dirette 32%
Clientela più giovane 20%

E quali trend potrebbero continuare nel 2022?

La maggior parte degli albergatori (75%) concorda che le prenotazioni brevi e flessibili, con adeguate politiche di cancellazione, continueranno a essere il punto focale del turismo nel 2022. Si abbassa la percentuale nei confronti dell’aumento del valore medio di prenotazione e/o ADR (42%) rimanendo invariata, invece, quella per il trend che vede la prenotazione diretta in struttura bypassando le OTA. Infine il 25% degli albergatori conviene che ci sia una base clienti più giovane rispetto al passato.

Booking window più breve 75%
Maggiore richiesta di flessibilità delle prenotazioni 75%
Aumento del valore medio di prenotazione e/o ADR 42%
Più prenotazioni dirette 33%
Clientela più giovane 25%

Ci sarà un recupero effettivo nel turismo nel 2022?

Gli albergatori intervistati sono ottimisti e prevedono una ripresa generale per la loro attività, con “una certa crescita” di quasi tutte le aree di business nell’anno appena iniziato.

Le sfide più importanti? Il personale e la fiducia del cliente.

Il 76% degli albergatori ritiene che la sfida principale del 2022 sarà quella trovare il personale alberghiero qualificato che possa soddisfare gli ospiti, seguita subito dalla fiducia del cliente nei confronti della struttura (60%). Il 40% è d’accordo che trovare strumenti e nuove strategie per attrarre clienti sarà importante nel 2022, il 32% è preoccupato per le restrizioni di sicurezza legate al Covid mentre il 24% pensa che rimarrà una certa dipendenza dalle OTA per le prenotazioni.

Ricerca di personale qualificato 76%
Fiducia del cliente 60%
Attirare nuovi clienti 40%
Restrizioni di sicurezza relative a Covid 32%
Dipendenza da OTA 24%

Le 8 tendenze del 2022

1. Il posizionamento del brand è la chiave del successo

La ripresa del turismo nel 2022 riguarderà ogni ambito, in modo più o meno capillare. Per emergere dalla massa rumorosa di un mercato in netto recupero si dovranno trovare i punti di forza su cui investire. Distinguersi sarà l’obiettivo di quest’anno, ma come fare? Essere tutto per tutti comporta l’enorme rischio di rimanere una goccia nell’oceano, invisibile e inascoltata. Cerca, invece, di capire in modo oggettivo dove si colloca il tuo brand nei confronti del mercato e dei competitor, puntando sul coraggio. Metti in discussione il tuo brand e il suo posizionamento.

2. Mettere i valori al centro, condividerli e rispettarli

Il 2021 ha visto un aumento della consapevolezza del  turista, attento alla sostenibilità e alla diversità: questi sono gli aspetti divenuti parte integrante nella decisione di acquisto del viaggio e della scelta della struttura.

Condividere i valori del tuo brand è un ottimo modo per creare relazioni profonde e più forti con gli ospiti presenti e futuri. È importante concentrarsi sulle relazioni, ma in modo consapevole: presentando i propri valori in modo autentico e sincero.

Basterà porsi una sola domanda: il brand è davvero coerente con i valori che proponi?

Vecchie apettative: 
“i clienti sperano che tu abbia ciò che vogliono.”
Nuove aspettative: 
“i clienti si aspettano che tu abbia esattamente quello che hai promesso ”

3. Upselling: non vendere solo camere

Inizia subito a fare upselling e aumenta i ricavi della tua struttura ricettiva e a migliora l’esperienza di soggiorno dei tuoi clienti.
Il tuo ospite,
 che sia leisure o business, oltre alla camera, acquista anche altri servizi: proponili direttamente tu. 

Un cliente in media spende almeno 30€ al giorno durante il soggiorno acquistando extra, come pasti, servizi ed esperienze sul territorio. Puoi migliorare la vacanza del tuo ospite proponendo soluzioni personalizzate che arricchiranno il suo soggiorno. Ovviamente tutto ciò senza gravare sul lavoro del personale ma utilizzando sistemi di automazione che, inviando il messaggio nel momento opportuno, informano il cliente in maniera discreta e lo rendono autonomo sia nella consultazione dei servizi offerti che nell’acquisto. 

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4. Ottimizzare tempi e performance con CRM e automazioni

L’ottimizzazione delle risorse e il raggiungimento di performance migliori sono gli obiettivi che ogni azienda persegue in ogni processo.

L’hotel ha una considerevole dispersione di risorse nelle varie fasi che vanno dall’acquisizione dei lead alla loro trasformazione in ospiti. 

In queste fasi è fondamentale dotarsi di un CRM capace di gestire questi processi in maniera automatica, di integrarsi anche con piattaforme di promozione online, come Facebook e Google; sino a mantenere la relazione nel tempo con gli ospiti tramite attività di nurturing.

5. I dati dei Metasearch

Nonostante una certa incertezza causata da Omicron alla fine del 2021, la pubblicità sui metasearch continua ad avere una buona performance, mantenendo un ricavo medio prenotazione e una permanenza media costanti. Le ricerche di disponibilità sui metamotori sono spesso uno dei primi indicatori della ripresa del mercato. Prevediamo che questo  canale di promozione porterà un aumento significativo di prenotazioni per gli albergatori nel 2022.

Abbiamo osservato le seguenti tendenze:

La domanda di viaggi internazionali è aumentata negli ultimi 2 mesi, rappresentando ora il 36,7% delle ricerche di hotel, mentre quella nazionale è scesa al 63,3%.

Le prenotazioni entro 60 giorni continuano a costituire la maggior parte delle ricerche di hotel: l’intento di prenotazione per 60-90 giorni è in aumento.

6. I contenuti sono fondamentali

Un recente studio di TripAdvisor ha rilevato che il 69% dei viaggiatori trascorre più tempo nella ricerca dei viaggi rispetto al passato.

Inserire più contenuti suggestivi nel tuo sito – come guide, consigli ed eventi che si svolgono nel territorio – può aumentare significativamente il coinvolgimento.

Aumentare contenuti nel sito web dell’hotel che parlano della destinazione aumenta significativamente la durata della sessione e diminuisce la frequenza di rimbalzo.

Verifica che i tuoi contenuti siano originali e forniscano un valore aggiunto al lettore, con l’obiettivo di ispirare i potenziali ospiti.

7. I video sono il trend del momento

Entro il 2022, i video online costituiranno una parte considerevole di tutto il traffico internet, in aumento di 15 volte rispetto al 2017, infatti già oggi, i post sui social con video ottengono il 48% di visualizzazioni in più di quelli senza.


Inserire video di alta qualità nel tuo sito web e nel tuo piano marketing sarà assolutamente fondamentale per il successo nel 2022.

Il 30% degli utenti di Instagram afferma di aver comprato un prodotto, dopo averlo visto in un video sulla piattaforma.

Includere un video nella landing page del tuo sito web può aumentare il tuo tasso di conversione fino all’80%.

Gli utenti web ricordano il 95% di un messaggio quando è comunicato tramite un video, contro il 10% di quando leggono un testo.

8. È il momento dei viaggi su TikTok

Settembre 2021 ha visto TikTok raggiungere il traguardo di 1 miliardo di utenti attivi mensili e i più alti livelli di coinvolgimento per post di qualsiasi altro social media.

Contrariamente al pensiero comune che la colloca come una piattaforma social esclusivamente per adolescenti, in realtà l’età media in più rapida crescita è quella degli utenti tra 25-39 anni. Inoltre oggi, TikTok ospita una varietà molto più ampia di contenuti, compresi quelli relativi ai viaggi.

Per coloro che hanno un talento creativo rappresenta dunque una fantastica opportunità per la promozione della propria struttura ricettiva, verso le generazioni Gen Z e Millennials.