Francesca, Autore presso Green Consulting

Bando a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese di Teramo

La Camera di Commercio di Teramo ha pubblicato un Bando a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese.

Cos'è

E’ un bando per la concessione di contributi a fondo perduto rivolti alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale nell’area di competenza della Camera di Commercio di Teramo, allo scopo di sostenere le imprese locali che avviano processi di internazionalizzazione digitale.

A chi si rivolge

Alle MPMI iscritte alla Camera di Commercio di Teramo.

A quanto ammonta il contributo

In totale vengono stanziati per questo bando 50.000 euro.

Alle imprese viene concesso un contributo pari al 60% delle spese totali ammissibili, fino a un importo massimo di 1500 euro.

Sono ammessi solo i progetti con un costo complessivo minimo di 1500 euro.

Quali spese sono ammissibili

a) Software e piattaforme digitali per il B2B dedicati alla presentazione di collezioni di prodotti, alla raccolta di ordini, alla gestione di fiere e presentazioni digitali, in particolare:

  • Canone per prima iscrizione e permanenza per software e piattaforme;
  • Creazione e condivisione di un catalogo di prodotti e/o servizi con clienti e distributori;
  • Canone iscrizione e permanenza per piattaforme web per la gestione di spazi di show room virtuali;
  • Creazione e implementazione di sistemi integrati per la raccolta ordini;
  • Modellazione 3D e non di prodotti o spazi espositivi;
  • Configuratori di prodotto 3D e non;
  • Creazione e implementazione di sistemi di AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale) per la presentazione di prodotti e/o di servizi;
  • Canone per prima iscrizione e permanenza piattaforme multi-azienda per la gestione di fiere virtuali e piattaforme B2B multi-brand;
  • Integrazioni con ERP (Enterprise Resource Planning), CRM (Customer Relationship Management) o in generale con i sistemi informativi aziendali;
  • Creazione e implementazione di sistemi per la condivisione sicura di nuove produzioni/collezioni/servizi e sistemi di tracciabilità delle interazioni cliente-prodotto in spazi virtuali;
  • Servizi fotografici e video

 

b) Partecipazione a fiere e mostre specializzate a carattere internazionale svolte in un paese estero nel corso dell’anno 2020, o a fiere internazionali che si tengono in Italia, o ad eventi e iniziative organizzati all’estero, limitatamente a:

  • affitto spazi espositivi (compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori
    in base al regolamento della manifestazione);
  • allestimento dello stand;
  • spese di iscrizione.

 

Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2020.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di ammissione possono essere presentate fino al 24 dicembre 2020 tramite un apposito modulo corredato dalla documentazione necessaria, da inviare all’indirizzo cciaa.teramo@te.legalmail.camcom.it

Approfitta di questo bando per realizzare con noi il tuo progetto di sviluppo digitale!

Se sei già nostro cliente, o se vuoi aderire al bando e realizzare con noi il tuo progetto digitale, possiamo assisterti nelle varie fasi di stesura e presentazione della domanda: ti aiutiamo nella compilazione e ci occupiamo dell’invio e della successiva rendicontazione.


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Bando voucher digitali 4.0 per le imprese di Teramo

La Camera di Commercio di Teramo ha pubblicato un Bando per la concessione di Voucher Digitali 4.0.

Cos'è

E’ un bando per la concessione di voucher (contributi a fondo perduto) alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) di tutti i settori che abbiano sede legale nell’area di competenza della Camera di Commercio di Teramo. Lo scopo è quello di:

  • promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale attraverso un sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione;
  • favorire interventi di digitalizzazione e automazione che garantiscano la continuità operativa delle aziende durante e dopo l’emergenza COVID-19.

A chi si rivolge

Alle MPMI iscritte alla Camera di Commercio di Teramo.

A quanto ammonta il contributo

In totale vengono stanziati per questo bando 150.000 euro.

Alle imprese viene concesso un contributo pari al 60% delle spese totali ammissibili, fino a un importo massimo di 3000 euro.

Sono ammessi solo i progetti con un costo complessivo minimo di 1500 euro.

Quali spese sono ammissibili

Tutte le spese dovranno essere finalizzate alla realizzazione di progetti di innovazione digitale per la propria impresa, attraverso l’utilizzo di una o più tecnologie tra quelle elencate:

 

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM);
  • sistemi di e-commerce ed adesione a piattaforme digitali B2C;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da COVID-19;
  • connettività a banda ultralarga;
  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • sistemi EDI (Electronic Data Interchange);
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • progetti di digital comunication e digital marketing.

 

Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute dal 1 gennaio 2020.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di ammissione al voucher devono essere presentate entro il 24 dicembre 2020 tramite un apposito modulo corredato dalla documentazione necessaria, da inviare all’indirizzo cciaa.teramo@te.legalmail.camcom.it. 

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Incentivi per l'internazionalizzazione delle imprese di Chieti e Pescara

La Camera di Commercio di Chieti e Pescara ha pubblicato il Bando 2020-2021 per incentivi per l’internazionalizzazione.

Cos'è

E’ un bando per la concessione di contributi a fondo perduto rivolti alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale nell’area di competenza della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, allo scopo di:
 

  • rafforzare la presenza all’estero;
  • sviluppare canali e strumenti di promozione verso l’estero, a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali.

A chi si rivolge

Alle MPMI iscritte alla Camera di Commercio di Chieti e Pescara. Le imprese dovranno essere profilate nell’ambito del progetto S.E.I. (Sostegno all’Export dell’Italia) attraverso la compilazione del relativo questionario.

A quanto ammonta il contributo

In totale vengono stanziati per questo bando 120.000 euro, di cui 60.000 per il 2020 e altri 60.000 per il 2021.

Alle imprese viene concesso un contributo pari al 50% delle spese totali ammissibili, fino a un importo massimo di 3000 euro.

Sono ammessi solo i progetti con un costo complessivo minimo di 3000 euro.

Quali spese sono ammissibili

  • consulenze esterne;
  • servizi di T.E.M. (Temporary Export Manager);
  • partecipazione ad eventi fieristici anche virtuali;
  • partecipazione ad eventi di B2B, matchmaking, ecc. anche virtuali;
  • azioni di promozione e/o comunicazione rivolte a mercati esteri;
  • formazione specialistica.


Le spese dovranno riguardare progetti di internazionalizzazione riconducibili agli scopi del bando, come ad esempio:

  • Rafforzare la presenza all’estero
    • servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, ecc.;
    • ottenimento o rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);
    • protezione del marchio dell’impresa all’estero;
    • servizi di assistenza specialistica sul versante legale, organizzativo, contrattuale o fiscale legato all’estero, con specifico riferimento alle necessità legate all’emergenza sanitaria da COVID-19;
    • accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa attraverso attività formative a carattere specialistico (soprattutto a distanza);
    • sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di temporary export manager (TEM) e digital export manager in affiancamento al personale aziendale.

 

  • Sviluppare canali e strumenti di promozione digitale verso l’estero
    • realizzazione di “virtual matchmaking”, ovvero lo sviluppo di percorsi (individuali o collettivi) di incontri d’affari e B2B virtuali tra buyer internazionali e operatori nazionali, anche in preparazione a un’eventuale attività incoming e outgoing futura;
    • l’avvio e lo sviluppo della gestione di business on line, attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali;
    • progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti del sito internet dell’impresa, ai fini dello sviluppo di attività di promozione a distanza;
    • potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera, compresa la progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti di cataloghi/brochure/presentazioni aziendali
    • realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera per favorire le attività di e-commerce;
    • partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero (sia in Paesi UE, sia extra UE) o anche a fiere internazionali in Italia;
    • realizzazione di attività ex-ante ed ex-post rispetto a quelle di promozione commerciale (compresa quella virtuale), quali: analisi e ricerche di mercato per la predisposizione di studi di fattibilità inerenti a specifici mercati di sbocco; ricerca clienti/partner per stipulare contratti commerciali o accordi di collaborazione; servizi di follow-up successivi alla partecipazione per finalizzare i contatti di affari.

 

Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute dal 1 settembre 2020 al 30 giugno 2021.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di ammissione possono essere presentate dal 26 ottobre 2020 al 30 giugno 2021, attraverso lo sportello on line del sistema WebTelemaco di Infocamere.

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Bando voucher digitali 4.0 per le imprese della regione Marche

La Camera di Commercio delle Marche ha pubblicato un Bando per la concessione di Voucher Digitali 4.0.

Cos'è

E’ un bando per la concessione di voucher (contributi a fondo perduto) rivolti alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) di ogni settore economico con sede nella regione Marche, allo scopo di:

  • promuovere l’utilizzo di servizi e soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali previste dal Piano Transizione 4.0.
  • favorire interventi di digitalizzazione e automazione utili a garantire la ripartenza e la continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da COVID-19.

A chi si rivolge

Alle MPMI iscritte alla Camera di Commercio della Regione Marche, escluse quelle che hanno già beneficiato dei Voucher Digitali negli anni dal 2017 al 2019, e quelle che hanno beneficiato dei contributi previsti dal bando “B2B Digital Markets 2020”.

A quanto ammonta il contributo

In totale vengono stanziati per questo bando 300.000 euro.

Alle piccole e medie imprese viene concesso un contributo pari al 50% delle spese totali ammissibili, fino a un importo massimo di 3500 euro, mentre alle micro imprese viene concesso un contributo pari al 70% delle spese totali ammissibili, fino a un importo massimo di 5000 euro.

Sono ammessi solo i progetti con un costo complessivo minimo di 2500 euro.

Quali spese sono ammissibili

Tutte le spese dovranno essere finalizzate all’implementazione nel proprio business di una o più tecnologie digitali 4.0 tra quelle elencate:

 

ELENCO 1

a) robotica avanzata e collaborativa;
b) interfaccia uomo-macchina;
c) manifattura additiva e stampa 3D;
d) prototipazione rapida;
e) internet delle cose e delle macchine;
f) cloud, fog e quantum computing;
g) cyber security e business continuity;
h) big data e analytics;
i) intelligenza artificiale;
j) blockchain;
k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
l) simulazione e sistemi cyberfisici;
m) integrazione verticale e orizzontale;
n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con
elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad esempio ERP, MES, PLM, SCM, CRM, eccetera);
p) sistemi di e-commerce;
q) sistemi per lo smart working e il telelavoro;
r) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da COVID-19;
s) connettività a Banda Ultralarga.

 

ELENCO 2 (tecnologie propedeutiche o complementari a quelle dell’Elenco 1)

a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
b) sistemi fintech;
c) sistemi EDI, electronic data interchange;
d) geolocalizzazione;
e) tecnologie per l’in-store customer experience;
f) system integration applicata all’automazione dei processi;
g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
h) programmi di digital marketing.

 

In particolare, il voucher dovrà essere utilizzato per:

  • acquisto di servizi di consulenza e/o formazione specialistica
  • acquisto di beni e servizi strumentali (hardware e software), nel limite massimo del 50% delle spese totali ammissibili.


Sono ammissibili esclusivamente le spese 
sostenute dopo la data di presentazione della domanda.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di ammissione al voucher possono essere presentate dal 1 al 21 dicembre 2020, e dovranno essere inviate esclusivamente via PEC all’indirizzo cciaa@pec.marche.camcom.it. 

 

Le domande saranno ammesse fino ad esaurimento dei fondi stanziati, e comunque non oltre il 21 dicembre 2020.

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Finanziamento a tasso agevolato per lo sviluppo di e-commerce verso i paesi esteri

SACE SIMEST, società di Cassa Depositi e Prestiti, offre il seguente finanziamento:

Cos'è

E’ un finanziamento erogato in regime “de minimis” e destinato a chi vuole realizzare un’attività di e-commerce, attraverso un sito proprio o un marketplace (piattaforma fornita da terzi). L’e-commerce dovrà vendere beni o servizi prodotti in Italia, ma essere rivolto al mercato di un paese estero. Sono ammessi tutti i paesi, e ciascuna domanda di finanziamento dovrà riguardare un paese soltanto.

A chi si rivolge

Alle società di capitali, in forma singola o di rete soggetto, che abbiano depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

A quanto ammonta il finanziamento

Il limite minimo è di 25.000 euro.


Il limite massimo è di 450.000 euro per la realizzazione di un proprio sito, e di 300.000 euro nel caso si utilizzi un marketplace. 


L’importo del finanziamento non potrà superare il 15% dei ricavi medi dell’impresa risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

Quali spese sono ammissibili

  • Spese relative alla creazione e allo sviluppo di un proprio sito e-commerce
    • creazione sito e-commerce
    • creazione sito responsive/sito mobile/app
    • costo configurazione del sistema
    • spese di acquisto, registrazione e gestione del dominio
    • consulenze a supporto della piattaforma

 

  • Spese relative alla gestione e al funzionamento del sito e-commerce creato o del marketplace utilizzato
    • spese di registrazione per apertura store in market place;
    • fee per il funzionamento e mantenimento della piattaforma/market place
    • spese per la sicurezza dei dati e della piattaforma
    • circuiti di pagamento
    • scheda tecnica dei prodotti
    • traduzione dei contenuti
    • registrazione, omologazione e tutela del marchio
    • spese per certificazioni internazionali di prodotto
    • spese di monitoraggio accessi alla piattaforma
    • spese per analisi e tracciamento dati di navigazione
    • software per la gestione degli ordini
    • costi di affitto di un magazzino

 

  • Spese relative alle attività promozionali e alla formazione connesse all’attività di e-commerce
    • spese per l’indicizzazione della piattaforma/market place
    • spese per web marketing
    • spese per comunicazione e promozione
    • formazione del personale adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma

Vantaggi per chi aderisce entro il 31 dicembre 2020

  1. La possibilità di ottenere fino al 50% del finanziamento a fondo perduto, nei limiti dei fondi concessi dallo Stato a questo scopo. Le domande verranno valutate in ordine cronologico, e il finanziamento verrà erogato secondo lo stesso ordine.


  2. La possibilità di ottenere il resto del finanziamento a un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE.


  3. La possibilità di esenzione dalle garanzie: in base al Decreto Rilancio, per tutto il 2020 le imprese non dovranno più prestare le normali garanzie per ottenere il finanziamento. L’esenzione non è automatica, ma avviene solo su richiesta.

Come funziona

Anzitutto l’impresa deve registrarsi sul portale di SIMEST, compilare la domanda di finanziamento e tutti i documenti richiesti, apporre la firma digitale del legale rappresentante, e inviarla.

 

SIMEST potrà richiedere ulteriori documenti o informazioni aggiuntive, che andranno inviate entro 15 giorni o entro il termine specificato nella comunicazione; il mancato invio causerà l’annullamento della domanda.

 

La domanda viene quindi sottoposta al Comitato Agevolazioni, che delibera se concedere o meno il finanziamento. L’esito della domanda sarà comunicato all’impresa tramite PEC; in caso di esito positivo verrà inviato anche il contratto di finanziamento, che dovrà essere firmato digitalmente dal legale rappresentante e inviato tramite il portale.

 

Il finanziamento ha una durata di 4 anni, con rate di rimborso semestrali, e viene erogato in due parti: il 50% dell’importo a seguito della delibera del Comitato Agevolazioni, e il restante 50% entro 17 mesi dalla data di stipula del contratto, a seguito della rendicontazione di tutte le spese sostenute.

 

Il progetto deve essere realizzato entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto.

Leggi anche:

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Bando della Regione Umbria per il sostegno alle imprese agrituristiche

La Regione Umbria, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria, ha pubblicato un Bando per il sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI.

Obiettivi del bando

Fornire un sostegno ad agricoltori e PMI del settore agricolo particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria COVID-19, attraverso un contributo una tantum differenziato in base al tipo di servizi offerti.

Soggetti beneficiari e limiti geografici

  • Aziende agricole iscritte all’elenco regionale degli agriturismi e che esercitano attività agrituristica
  • Aziende agricole iscritte all’elenco regionale delle fattorie didattiche e che esercitano attività di fattoria didattica
  • Aziende agricole che esercitano attività di agricoltura sociale
 
Le aziende devono essere iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricotultura (CCIAA) dell’Umbria e all’anagrafe delle aziende agricole, e non devono essere imprese in difficoltà ai sensi del regolamento UE 651/2014.
 
L’intervento è applicabile su tutto il territorio regionale, ESCLUSI i centri urbani di Perugia (fogli catastali: 214, 215, 233, 234, 251, 252, 253, 267, 268, 401, 402, 403) e Terni (fogli catastali: da 106 a 111, da 113 a 119, da 122 a 129, da 131 a 139).

Importi

La dotazione finanziaria complessiva è di 7 milioni di euro.

  • Per le aziende agricole agrituristiche con alloggio e ristorazione: 7000 € 
  • Per le aziende agricole agrituristiche con solo alloggio o sola ristorazione ed eventuali altri servizi: 5000 €
  • Per le aziende agricole agrituristiche con altri servizi (ad es.: attività ricreative): 3000 €
  • Per le aziende agricole che esercitano la sola attività di fattoria didattica: 3000 €
  • Per le aziende agricole che esercitano attività di agricoltura sociale: 3000 €

Presentazione delle domande

Le domande di sostegno devono essere presentate tramite il portale SIAN, caricando nell’apposita sezione la documentazione allegata prevista dal bando in formato elettronico (non è necessario l’invio tramite PEC). 

Il beneficiario deve sottoscrivere la domanda tramite firma digitale con codice OTP (One Time Password) rilasciata da AGEA.

Tempistiche

Le domande devono essere inviate entro l’8 ottobre 2020.

Leggi anche:

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Bando della Regione Umbria per il sostegno alle imprese ricettive colpite dall’emergenza COVID-19

La Regione Umbria, insieme alla Camera di Commercio di Perugia e alla Camera di Commercio di Terni, ha pubblicato il Bando per il sostegno al capitale circolante delle imprese ricettive colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Obiettivi del bando

Sostenere il capitale circolante delle imprese ricettive umbre, colpite dal crollo delle presenze e del fatturato in conseguenza dell’emergenza sanitaria COVID-19, e sostenere le iniziative di promozione e commercializzazione volte all’aumento della permanenza media dei potenziali clienti.

Soggetti beneficiari

  • Imprese ricettive alberghiere
    • Alberghi
    • Alberghi diffusi
    • Villaggi-albergo

  • Imprese ricettive extralberghiere
    • Country House
    • Case e appartamenti vacanze
    • Affittacamere
    • Bed and breakfast
    • Case religiose di ospitalità
    • Ostelli per la gioventù
    • Kinderheimer (Centri di vacanza per ragazzi)
    • Rifugi escursionistici

  • Imprese ricettive all’aria aperta
    • Campeggi
    • Villaggi turistici
    • Camping village

  • Residenze d’epoca

Spese ammissibili

Sono ammissibili tutte le spese identificabili come costi di produzione secondo lo schema di conto economico di cui all’articolo 2425 del codice civile, lettera B (al netto della voce “ammortamenti e svalutazioni”).

I costi devono essere sostenuti nell’arco dell’esercizio finanziario 2020, a partire dal 1 febbraio fino al 31 dicembre.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva è di 3.9 milioni di euro.

 

  • Per le imprese ricettive alberghiere e le residenze d’epoca:
    • Strutture alberghiere 4-5 stelle e residenze d’epoca: € 350,00 per ogni camera e/o unità abitativa
    • Strutture alberghiere 3 stelle: € 300,00 per ogni camera e/o unità abitativa
    • Strutture alberghiere 1-2 stelle: € 250,00 per ogni camera e/o unità abitativa

L’importo massimo del contributo non potrà essere superiore al 25% del fatturato relativo all’esercizio 2019 ed in ogni caso non potrà essere superiore ad € 30.000,00.

 

  • Per le imprese ricettive extralberghiere:
    • € 2500,00 fissi

L’importo massimo del contributo non potrà essere superiore al 25% del fatturato relativo all’esercizio 2019.

 

  • Per le imprese ricettive all’aria aperta:
    • € 7000,00 fissi

L’importo massimo del contributo non potrà essere superiore al 25% del fatturato relativo all’esercizio 2019.

Valutazione delle domande

Le domande saranno valutate secondo la procedura detta “a sportello”, in base all‘ordine cronologico di presentazione (fanno fede data e ora). Dopo aver verificato l’ammissiblità formale, la valutazione si baserà sui seguenti criteri:

 

  • Capacità dell’intervento di contribuire ad aumentare il tasso di innovazione del sistema delle imprese del settore turistico, culturale e creativo (massimo 10 punti): il punteggio si ottiene attivando spese di promozione e commercializzazione nell’esercizio in
    corso (esempio: spese per provvigioni o per attività di promozione e commercializzazione on-line).

 

  • Livello della progettazione e cantierabilità del progetto sulla base del cronoprogramma e qualità tecnico-finanziaria del progetto (massimo 45 punti): il punteggio si calcola applicando al punteggio massimo ottenibile per questo criterio la % di costi di produzione effettivamente sostenuti nel periodo 01/02/2020-30/06/2020 rispetto a quelli complessivamente autodichiarati sul presente intervento in riferimento al periodo 01/02/2020-31/12/2020 (totale dei costi di produzione necessari per la rendicontazione del contributo concedibile).

 

  • Grado di innovatività nell’erogazione dei servizi funzionali alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali, anche attraverso l’introduzione di nuove tecnologie ICT (massimo 15 punti): il punteggio si calcola sulla base della dotazione dell’impresa in termini di strumenti di promo-commercializzazione:
    • l’impresa è dotata di un sito web: 10 punti
    • l’impresa è dotata di un sito web e di un booking engine: 15 punti

 

  • Impatto occupazione (massimo 30 punti): il punteggio si calcola sulla base del personale dipendente impiegato (ULA) al 31/12/2019:
    • 0-5 ULA: 5 punti
    • 6-10 ULA: 20 punti
    • oltre 10 ULA: 30 punti

 

Sono ammessi a contributo i progetti che conseguono complessivamente un punteggio minimo di 51 su 100.

Tempistiche

Compilazione domanda di ammissione alle agevolazioni:

Dal 06/08/2020 al 04/09/2020 

 

Invio della domanda di ammissione alle agevolazioni:

Dal 24/08/2020 al 04/09/2020 

 

Rendicontazione e richiesta di saldo:

Entro il 28/02/2021

Leggi anche:

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Bonus Vacanze: la guida per il viaggiatore

Cos'è il Bonus Vacanze?

E’ un contributo in denaro concesso dal governo tramite il Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio (il cosiddetto “Decreto Rilancio”) per aiutare chi andrà in vacanza nei prossimi mesi del 2020. Tramite il bonus potrai ottenere uno sconto sui servizi della struttura turistica che hai scelto.

Dove posso usarlo?

In alberghi, villaggi turistici, agriturismi, bed and breakfast, e in generale in tutte le strutture turistiche che offrono alloggio (sono esclusi, ad esempio, i ristoranti) e si trovano in Italia.

R
icorda che per i gestori delle strutture non è obbligatorio accettare il bonus: informati prima di partire, e assicurati che la struttura che hai scelto sia tra quelle che lo accettano! Puoi trovare un elenco aggiornato su https://bonusvacanze.italyhotels.it.

Quando posso usarlo?

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2020.

A chi è rivolto?

A nuclei familiari, anche di una sola persona, con un ISEE più basso di 40.000 euro

Può essere
utilizzato una sola volta da una sola persona che faccia parte del nucleo familiare. Può essere richiesto da chiunque faccia parte del nucleo familiare. La persona che richiede il bonus non deve per forza essere quella che lo utilizza, e non è necessario che partecipi alla vacanza: in questo caso potrà trasferire il bonus a chi dovrà utilizzarlo.

Alla vacanza possono partecipare
tutti i componenti del nucleo familiare o solo alcuni.

Esempio 1


Il nucleo familiare è composto da Marco e Giulia, marito e moglie. 

Marco richiede il bonus, e lo utilizza nel corso di una vacanza con Giulia.

Il bonus non è più utilizzabile.

Esempio 2

Il nucleo familiare è composto da Carlo e Anna, marito e moglie, e dai figli Valeria e Luca. 

Valeria richiede il bonus; lo trasferisce a Carlo, che lo utilizza nel corso di una vacanza con Anna. Valeria e Luca non partecipano alla vacanza.

Il bonus non è più utilizzabile (da nessuno, nemmeno da Valeria e Luca).

Quanti soldi riceverò?

Il bonus può arrivare a un importo massimo di:

  • 500 euro per i nuclei familiari di tre o più persone

  • 300 euro per i nuclei familiari di due persone

  • 150 euro per i nuclei familiari di una sola persona


Solo l’
80% del bonus può essere riscosso come sconto sull’importo dovuto alla struttura turistica dove alloggi. Il restante 20% potrà essere applicato come detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi 2021 della persona che ha utilizzato il bonus.

Esempio

La famiglia di Marco e Giulia riceve un bonus di 300€. Il bonus viene utilizzato da Marco.

Marco e Giulia soggiornano all’hotel Girasole. L’importo dovuto all’hotel è di 700€. Marco riceve 240€ di sconto (pari all’80% del bonus), e paga quindi soltanto 460€. 

Potrà avere altri 60€ di detrazione (il restante 20%) nella sua dichiarazione dei redditi 2021.

Se il bonus che ti spetta è più alto dell’importo che devi pagare alla struttura dove alloggi, lo sconto viene applicato solo sull’importo dovuto, sempre nella misura dell’80%. Anche la detrazione d’imposta del 20% verrà calcolata su quell’importo.

Ricorda però che in questo caso il residuo del bonus (la differenza tra l’importo dovuto e quello iniziale che ti spettava) andrà perso, e non potrà più essere recuperato.

Q
uindi, se vuoi sfruttare il tuo bonus al massimo, scegli bene la tua vacanza!

Esempio


La famiglia di Carlo, Anna, Luca e Valeria riceve un
bonus di 500€. Il bonus viene utilizzato da Carlo.


La famiglia soggiorna all’agriturismo Margherita. L’importo dovuto all’agriturismo è di 450€. Carlo riceve 360€ di sconto (pari all’80% di 450€), e paga quindi soltanto 90€. 

Potrà avere altri 90€ di detrazione (il 20% di 450€) nella sua dichiarazione dei redditi 2021.

I restanti 50€ (la differenza tra 450 e gli iniziali 500) vanno persi, e non possono più essere recuperati.

Cos'altro c'è da sapere?

  • Il bonus deve essere speso tutto in una volta e presso una sola struttura.

  • Il pagamento deve avvenire direttamente in struttura, oppure attraverso un’agenzia di viaggio o un tour operator. Il bonus non è applicabile se il pagamento avviene attraverso altri portali telematici (non lo si può utilizzare, ad esempio, per le prenotazioni tramite Booking.com).

  • La ricevuta fiscale emessa dalla struttura (o lo scontrino, o qualsiasi altro documento commerciale) deve essere intestata alla persona che utilizza il bonus, e riportare il suo codice fiscale.

Come si ottiene il Bonus Vacanze?

Per ottenere il bonus servono tre cose:

  • Una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) in corso di validità, che certifica l’ISEE del nucleo familiare (deve essere inferiore a 40.000 euro).

  • Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), o in alternativa una CIE (Carta d’Identità Elettronica) in versione 3.0, che ti consente di accedere all’app IO.

  • L’app per smartphone IO, che genera il bonus.

Cos'è la DSU? Come la ottengo?

La DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) è un documento che contiene i dati anagrafici e patrimoniali di un nucleo familiare. In questo caso, tramite la DSU viene stabilito se l’ISEE del nucleo familiare è inferiore a 40.000 euro, come richiesto per ottenere il bonus.

La DSU ha
validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo. 

Se hai già presentato una DSU nel corso del 2020, e la situazione del tuo nucleo familiare non è cambiata, allora non devi fare nulla. Se invece hai bisogno di presentarla puoi farlo tramite il sito dell’INPS all’indirizzo
https://servizi2.inps.it/servizi/Iseeriforma/home.aspx o rivolgerti a un CAF.

Una volta che esiste una DSU valida associata al tuo nucleo familiare, essa
verrà riconosciuta automaticamente al momento della richiesta del bonus.

Cos'è lo SPID? Come lo ottengo?

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è composto da un nome utente e una password che permettono di accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione. Deve essere rilasciato da un identity provider, cioè un ente che certifica la tua identità. E’ gratuito e può essere richiesto da qualunque cittadino italiano maggiorenne.

Lo SPID serve per accedere all’app IO, e l’app serve per ottenere il bonus. In alternativa puoi accedere all’app anche tramite CIE (Carta d’Identità Elettronica) 3.0, se ne possiedi una.

Per avere più informazioni consulta l’indirizzo
https://www.spid.gov.it.

Cos'è l'app IO? Come la ottengo?

L’app per smartphone IO permette di gestire attraverso il proprio telefono una serie di servizi pubblici locali e nazionali. E’ disponibile per Android e iOS, e puoi scaricarla gratuitamente da Play o App Store. Una volta scaricata l’app, accedi usando le tue credenziali SPID o CIE.

Per avere più informazioni consulta l’indirizzo
https://io.italia.it.

E poi cosa devo fare?

  • A partire dal 1 luglio 2020 verrà attivata nell’app IO la funzione di richiesta del bonus. Nella sezione Pagamenti dell’app troverai la voce Bonus e sconti > Aggiungi. Dall’elenco che si aprirà seleziona la voce Bonus Vacanze, e segui le istruzioni dell’app per inoltrare la tua richiesta. Altre informazioni su https://io.italia.it/bonus-vacanze.

  • Se la richiesta verrà accettata, troverai il tuo bonus sempre nella sezione Pagamenti. Saranno indicati l’importo del bonus, la data di scadenza, i componenti del nucleo familiare che possono utilizzarlo, il codice univoco del bonus e un QR code. Potrai anche condividere il bonus con i componenti del tuo nucleo familiare, nel caso in cui non lo utilizzassi personalmente e avessi bisogno di trasferirlo ad uno di loro. 

  • Al momento di saldare il conto presso la struttura turistica scelta, la persona che utilizza il bonus comunica al gestore il proprio codice fiscale e il codice univoco del bonus o il QR code. Il gestore provvede a verificare il bonus e applica lo sconto.

  • Ricorda di conservare la ricevuta fiscale o lo scontrino fornito dalla struttura: servirà per utilizzare la detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi del 2021.

Bonus Vacanze: la guida per l'albergatore

Cos'è il Bonus Vacanze?

E’ un contributo in denaro concesso dal governo tramite il Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio (il cosiddetto “Decreto Rilancio”) per aiutare chi andrà in vacanza nei prossimi mesi del 2020. A partire dal 1 luglio e fino al 31 dicembre, tramite il bonus, il cliente potrà ottenere uno sconto sui servizi della struttura turistica che ha scelto.

Il bonus in pillole

  • Le strutture dove può essere speso il bonus sono quelle che hanno codice Ateco 55: rientrano quindi nell’elenco alberghi, villaggi turistici, agriturismi, bed and breakfast e in generale tutte le strutture turistiche ricettive (sono esclusi, ad esempio, i ristoranti).

  • Il bonus deve essere speso tutto in una volta e presso una sola struttura.

  • L’importo massimo del bonus è di 500 euro per nuclei familiari composti da 3 o più persone, e diminuisce se il nucleo familiare è più piccolo (300 euro per 2 persone, 150 euro per una sola persona). Possono utilizzare il bonus solo i nuclei familiari con un ISEE più basso di 40.000 euro.

  • Solo l’80% del bonus può essere riscosso come sconto sull’importo dovuto alla struttura; il restante 20% sarà applicato come detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi del cliente. (Esempio: il cliente ti deve 1000€, e ha diritto a un bonus di 500 euro. Lo sconto sarà di 400€, ovvero l’80% di 500. Il cliente ti pagherà i 600€ di differenza.)

  • Se il bonus che spetta al cliente è più alto dell’importo dovuto, lo sconto viene applicato solo su quell’importo, sempre nella misura dell’80%. (Esempio: il cliente ti deve 450€, e ha diritto a un bonus di 500 euro. Lo sconto sarà di 360€, ovvero l’80% di 450. Il cliente ti pagherà i 90€ di differenza.)

  • Il pagamento deve avvenire direttamente in struttura, oppure attraverso un’agenzia di viaggio o un tour operator. Il bonus non è applicabile se il pagamento avviene attraverso altri portali telematici (non lo si può utilizzare, ad esempio, per le prenotazioni tramite Booking.com).


Tieni presente che, come gestore, non sei obbligato ad accettare l’utilizzo del Bonus Vacanze nella tua struttura; ma si tratta di un’opportunità interessante da proporre ai tuoi ospiti, che potrebbe contribuire al rilancio della tua attività dopo lo stop degli ultimi mesi.

Come funziona per gli albergatori?

Lo sconto che pratichi al cliente ti viene rimborsato sotto forma di credito d’imposta, ovvero uno sconto che puoi ottenere a tua volta sugli importi da pagare allo stato. Il credito d’imposta del Bonus Vacanze:

  • E’ valido fin dal giorno successivo a quello in cui è stato applicato lo sconto al cliente.

  • Può essere utilizzato in compensazione di tutti quei pagamenti che si effettuano tramite il modello F24 (ad esempio ritenute alla fonte, IVA, contributi INPS, tributi locali).

  • Può essere ceduto, in tutto o in parte, ai tuoi fornitori o a banche e intermediari finanziari.

     

Federalberghi e altri enti di categoria stanno promuovendo l’iniziativa e cercando di stringere accordi che favoriscano il processo di cessione del credito, con lo scopo di trasformarlo in liquidità da mettere a disposizione dei gestori delle strutture.

Cosa devi fare

Fin da adesso

  • Anzitutto fai sapere ai clienti che la tua struttura accetta il Bonus Vacanze: puoi farlo tramite il tuo sito o la tua newsletter, o con una campagna mirata che raggiunga le persone giuste e le convinca a prenotare. Noi siamo già pronti ad aiutarti: ti basta contattarci e studieremo insieme la soluzione migliore.
  • Poi aiuta tu stesso i clienti a ottenere il bonus: per renderti il compito più facile abbiamo preparato una guida specifica anche per loro, dove troveranno tutte le informazioni che cercano e i passaggi da compiere. Scaricala subito!

Quando il cliente arriva in struttura

  • Per usufruire dello sconto, il cliente deve avere con sé un codice univoco o un QR code che gli è stato rilasciato tramite IO (l’app per smartphone dedicata ai servizi della pubblica amministrazione). La prima cosa che deve fare è quindi comunicarti questo codice.

  • Per applicare effettivamente lo sconto, devi eseguire sul tuo computer questa procedura:
    • Entra nell’Area Riservata e scegli la sezione Entratel/Fisconline.
    • Accedi inserendo le credenziali in tuo possesso (SPID, credenziali agenzia o smart card).
    • Dalla pagina principale, “La mia scrivania”, scegli “Servizi per” nel menu di sinistra. Scegli poi “Comunicare” nel menu che si aprirà sotto.
    • Scorri l’elenco di link nella pagina e clicca su “Bonus Vacanze”.

  • A questo punto devi inserire
    • il codice univoco o QR code fornito dal cliente
    • il codice fiscale del cliente
    • l’importo totale che il cliente deve pagarti (senza lo sconto).

  • Il sito verificherà se il codice è valido, e quindi se il cliente ha diritto al bonus. Se è così, calcolerà in automatico a quanto ammonta lo sconto applicabile, e ti chiederà di confermarlo.

  • Una volta confermato lo sconto, non ti resta che incassare la differenza dal cliente.

Dopo

  • A partire dal giorno successivo, come già spiegato, potrai utilizzare l’importo degli sconti effettuati come credito d’imposta da usare in compensazione nel modello F24, o cederlo a terzi. Nella stessa sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate che hai usato per inserire i dati del cliente (La mia Scrivania > Servizi per > Comunicare > Bonus Vacanze) potrai consultare un riepilogo di tutte le comunicazioni inviate con i relativi importi.

  • Se intendi utilizzare il credito in compensazione, il codice tributo da inserire nel modello F24 è 6915. Il modello va presentato esclusivamente in via telematica.

  • Se intendi cedere il credito a terzi, dovrai seguire una diversa procedura guidata. Puoi farla tu direttamente, oppure consultare il tuo commercialista o assistente fiscale.

Leggi anche:

Aiuta i tuoi clienti a ottenere il Bonus Vacanze

Puoi farlo con la guida che abbiamo preparato per loro: inviala ai tuoi ospiti per rendere più facile e piacevole il soggiorno nella tua struttura!

Nella guida troveranno:

➨ Tutte le informazioni dettagliate sul Bonus Vacanze 2020

➨ I requisiti e le procedure da eseguire per ottenerlo

➨ Esempi pratici di utilizzo per capire come sfruttarlo al meglio

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Airbnb e le tendenze del turismo estivo per il 2020

Anche in uno scenario inedito come quello della pandemia, Airbnb non ha smesso di funzionare. 


Nonostante la crisi degli ultimi mesi, e
il ridimensionamento che ha dovuto affrontare di conseguenza, la compagnia ha rilasciato di recente una serie di dati che fotografano la situazione del mercato turistico sia italiano che internazionale.

Tutto il mondo è paese

Secondo le dichiarazioni del CEO Brian Chesky, riportate da testate come Bloomberg e il Sole 24 Ore, ci sono una serie di elementi in comune tra tutti i paesi presi in esame.

“La gente, dopo essere rimasta bloccata in casa per mesi, ha voglia di uscire.”

Al contrario di quanto si potrebbe immaginare le prenotazioni su Airbnb sono in aumento, e Chesky sostiene che sulla sua piattaforma ci siano addirittura più annunci adesso di quanti ce ne fossero prima della crisi: i mesi di domanda latente hanno causato un’impennata dei numeri coincidente con l’arrivo dell’estate.

Anche per quanto riguarda gli
spostamenti ci sono segni di ripresa: i dati sono in lieve miglioramento fin dall’inizio di giugno, e dal primo luglio l’Unione Europea riaprirà parzialmente le frontiere, permettendo i collegamenti con una serie di paesi tra quelli con un livello di rischio considerato accettabile.

Ovviamente
la ripresa è ancora molto ridotta, e i numeri sono comunque drasticamente in calo rispetto a quelli dello scorso anno. Chi va in vacanza resta estremamente prudente e attento alla sicurezza, e cerca soluzioni che permettano il distanziamento sociale e flessibilità nelle cancellazioni e nei rimborsi.

“Dall’aereo all’automobile, dalle metropoli alle piccole località, dall’hotel a casa.”

In questo periodo chi prenota su Airbnb lo fa spesso per destinazioni vicine al luogo in cui si trova, in un raggio di circa 300 chilometri: nel mese di maggio questo genere di prenotazioni sono state più del 50%. La maggior parte delle persone, quindi, sceglierà senz’altro di restare all’interno della propria nazione, e di spostarsi in auto invece che in aereo; non ci si sente ancora abbastanza sicuri per viaggi più lunghi.

Un’altra tendenza ormai chiara è quella di
preferire soluzioni indipendenti rispetto agli alberghi. In svariati paesi di tutto il mondo è stato registrato un incremento delle prenotazioni di case vacanza nei rispettivi territori nazionali, sia da parte di Airbnb che di altri colossi del settore come Booking o Expedia. Sul mercato azionario il valore delle compagnie che si occupano di alloggi alternativi è crollato al massimo del 14%, mentre le grandi catene alberghiere come Hilton e Marriott sono arrivate a perdite di più del 20%; anche le ricerche su Google per le case vacanza sono agli stessi livelli dello scorso anno, secondo gli analisti, mentre quelle per gli hotel sono in calo.

Q
uesta scelta è dovuta soprattutto alla maggior sicurezza percepita: in un alloggio indipendente i viaggiatori possono gestirsi in modo autonomo ed evitare rischi, prepararsi da soli i pasti, controllare chi va e viene. “Sempre più spesso” dicono da Airbnb “è la casa giusta a determinare la scelta della meta, e non viceversa.”

“Il lavoro da casa sta diventando lavoro da qualunque casa.”

Il concetto di smart working è stato tra i protagonisti degli scorsi mesi, e ora c’è chi sta valutando l’idea di unire le vacanze di tutta la famiglia alla possibilità del lavoro da remoto. Dopotutto, se è possibile lavorare da casa, chi dice che la casa debba essere sempre la stessa?

Anche per questo sono in calo gli spostamenti brevi e ripetuti come quelli per il week-end, e si tende a preferire soggiorni più lunghi che diano maggiori possibilità di svago ai bambini, e allo stesso tempo permettano agli adulti di conciliare lavoro e relax. Meno spostamenti offrono meno possibilità di rischio, e una volta che ci si è spostati tanto vale restare per più giorni.

Questa nuova tendenza si riflette anche nei servizi più ricercati dai viaggiatori: ai primi posti troviamo la piscina e un’ottima connessione wi-fi, e la possibilità di un alloggio pet-friendly che consenta di portare con sé i propri animali domestici.

I numeri in Italia

Quando

Le prenotazioni su Airbnb hanno cominciato ad aumentare nel corso della settimana del 31 maggio (subito prima della ripresa degli spostamenti tra regioni, avvenuta il 3 giugno): rispetto allo stesso periodo del 2019 sono cresciute del 20%.

Dove

Analizzando le ricerche fatte è emerso che l’82% degli italiani resterà in Italia per le vacanze; lo scorso anno erano solo il 55%. Tra le destinazioni più cercate ci sono Sicilia, Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige; sono invece in calo le zone tradizionalmente legate alla vita sociale e per questo percepite come più affollate, come Riviera Romagnola e Salento.

Come

Tra le soluzioni messe a disposizione da Airbnb si conferma la tendenza a scegliere un alloggio completamente indipendente. Il 62% degli italiani preferisce infatti case vacanze, ville e bungalow, e solo il 7% sceglie un appartamento.

Per quanto tempo

Il 66% delle ricerche riguarda soggiorni che durano più di una settimana, mentre lo scorso anno erano il 32%. Sono calate del 70% le ricerche per i week-end.

E i turisti stranieri?

Il 3 giugno, oltre agli spostamenti tra regioni, è ripresa la circolazione all’interno dell’Unione Europea. Nel corso della seconda metà di maggio hanno cominciato a crescere anche le prenotazioni da parte dei turisti: tedeschi, francesi e olandesi hanno già raggiunto il 70% delle prenotazioni del 2019, e nel mese di giugno svizzeri e belgi le hanno addirittura superate del 20%. In netto calo gli arrivi da fuori continente, con l’80% in meno di prenotazioni da parte degli americani.

Paolo Mandrelli, CEO di Green Consulting